Ore 12:11. Dalla stazione di Arezzo prendiamo il treno regionale che ci porterà a Roma, il viaggio scorre tranquillo io, Accio e Fede chiaccheriamo del più e del meno. Di Vieri che prende il treno per andare ad allenarsi, delle maglie fatte per l'occasione che però non sono venute come esattamente volevamo.
Ore 14:46. tra lo stupore generale il treno arriva puntuale a Roma Termini. Dobbiamo pranzare e la scelta ricade sul classico panino. Il dilemma però è: "ci facciamo un panino dal sudicio davanti al palazzetto? oppure qui in stazione?" barrate pure l'opzione b perchè l'occhio lungo di Accio cade su un nome molto accattivante: Mister Panino. E così sia. Ci mangiamo un super-mega panino, facciamo un giretto dentro la stazione ed intorno alle 15:30 prendiamo la metro. Direzione: Palalottomatica.
Ore 15:45 circa. Arriviamo alla fermata "Eur palazzo dello sport". Imbocchiamo l'uscita ed appena arrivati in superficie, ci ritroviamo immersi in una marea di gente. All'ingresso del parco c'è un'arco gonfiabile della Red Bull: ci siamo inbattuti nel Red Bull flugtag. E' ancora presto per ritirare i biglietti e così decidiamo di dare un'occhiata. C'è una marea di gente! trovare un posto dove si vede bene ed all'ombra è impossibile, ma dalla posizione in cui siamo si vede abbastanza bene e decidiamo di rimanere. I concorrenti ed i loro veicoli sono esilaranti (vi basti pensare che il primo che abbiamo visto era un cassonetto dell'immondizia) e poi c'è il Trio Medusa al commento.
Ore 16:30. ci avviamo verso il Palalottomatica per ritirare i biglietti, ci facciamo una bella scarpinata e troviamo il deserto più completo. Abbiamo un po' di difficoltà a trovare il posto dove ritirare i biglietti, ma niente di impossibile, da lì a poco li abbiamo in mano! Dato che abbiamo ancora un po' di tempo facciamo un'ultima tappa al Red Bull Flugtag.
Ore 17:00. Per Accio l'ingresso al Palasport avviene con un po'di difficoltà perchè un'agente con un metal detector potentissimo arriva sino a fargli tirar fuori dai pantaloni la penna usb. Entriamo nel Palazzo, cerchiamo e troviamo i nostri posti. Settore A17, fila A posti 8, 9 e 10. Siamo in prima fila a 4m dal campo. Un gruppo di ragazzi siè già piazzato all'ingresso degli spoglaitoi per accaparrarsi gli autografi, Fede prova a sondare il terreno ma lo spazio che hanno lasciato e l'architettura dell'edificio rendono l'operazione impraticabile. Tornati al nostro posto tiriamo fuori le maglie e le appendiamo sugli spalti, magari passa qualcuno e ci firma la maglia. Intanto Toronto fà un po' di riscaldamento. A pochi metri da noi c'è Rasho Nesterovich con due allenatori. Non sbaglia un tiro! Si avvicina anche il neo acquisto Moon che inizia a tirare. Rimaniamo impressionati. Intanto il palazzetto inizia riempirsi piano piano, all'ingresso di Bargnani in campo c'è un boato. Da lì a poco Accio mi picchietta un gomito e mi indica col dito di guardare poco più sotto da noi: è Dan Peterson! Prendo il pennarello, mi faccio un po' di coraggio ed esclamo: "Coach!" lui si gira. Dico "Coach un autografo.", lui degnadoci a malapena ci fà l'ok e col suo slang ci dice " Ok, ragazzi, Ok?" e se ne và. Si, ma l'autografo?. Intanto Toronto entra alla spicciolata, tra questi fà ingresso Jorge Garbajosa e Jason Kapono viene dal nostro lato e simula delle situazioni di partita sparando dalla lunga.
Fede balza in piedi ed inidica Bodiroga, mi affaccio e... sì è propio lui! Lo chiamiamo, lui arriva col suo bel vestito da dirigente, gli porgiamo le maglie ed i pennarelli. Le autografa con grande disponibilità, scherza con un tifoso, ci saluta e se ne và. Brivido lungo la schiena, le mie mani tremano mentre tengono quella maglia con quella firma, 15 anni di storia del Basket sono stati a pochi cm da me. Poco dopo passa il mitico Guido Bagatta. Altra chiamata. Altri autografi. Il Gibi però firma e non apre bocca, lui è un duro.
Sono quasi le 18:15 e Roma fà il suo ingresso in campo, boato del pubblico ed inizio del riscaldamento con Ukic, Lorbek e Fucka (altra leggenda, uno dei miei idoli) danno spettacolo.
Ore 18:30. Un'improbabile speaker annuncia le due squadre e quando pronuncia il nome di Andrea Bargnani tutti i quasi 10000 danno vita ad un'esplosione si applausi ed urla. Intanto le due mascotte Lucky e Raptor corrono come dei forsennati in mezzo al campo sventolando un tricolore, preannunciando una grande serata. La partita è iniziata, si gioca con regole NBA, quindi periodi da 12', tiro da tre dai 7,26m ed arbitri statunitensi. Tra questi c'è anche una donna.
Roma parte forte, è motivata così come lo è Bargnani che dopo poco pianta una schiacciata su rimbalzo offensivo da paura. Vederlo giocare è uno spettacolo, fà delle partenze da lasciarti stupefatto e vederlo da così vicino ti fà rendere conto di quanto sia grosso. Io ed Accio ci guardiamo e ci domandiamo : "Se lui è così grosso e deve ancora ingrossarsi per giocare centro, te lo immagini che bestia è Shaq?".
Sopra di noi ci sono alcuni ragazzi tifosi di Roma che non perdono occasione per offendere gli arbitri ad ogni fischio contro la Virtus, sono divertenti ma a volte anche un po' irritanti.
Finisce il primo tempo ed io vedo venire dalla nostra parte Federico Buffa, tiro fuori il suo libro e sono pronto a farmelo autografare,ma l'avvocato arriva corto e non viene fino a noi, provo a raggiungerlo ma il settore per arrivare nella sua zona è stato chiuso. Intano il pubblico è intrattenuto dalle bellissime ed accattivanti Raptors Dancers perchè sì, gli Americani han fatto le cose in grande stile si son portati dietro tutto lo staff d'intrattenimento e credeteci, loro sì che sanno come trasformare delle noiose pause in piacevoli spettacoli.
Intanto passa David Hawkins in versione uomo del ghetto con occhiale da sole, mega catentone pieno di brillanti ed un'orologio tempestato di pietre. Ciò che ci colpisce però è il suo tatutaggio sull'avanbraccio destro, c'è il cartello "One Way". Idolo. Chiamiamo anche lui, si ferma e ci firma le maglie. Per fare un'autografo ci mette un bel po' perchè ha la firma più bizzarra che abbia mai visto. Tempo di pochi secondi e ci ritroviamo tutta la curva addosso che vuol prendere il suo autografo. Hawkins per accontentarli tutti sfrutta il pennarello di Fede. Dopo averci assicurato di essere pronto al rientro, ci rende il pennarello blu e se ne và.
Nel riscladamento dell'intervallo Toronto è vicina a noi, Fede esclama "Jorge!", gli facciamo eco in un po' di persone. Lui alza la testa, ci vede tutti e fà cenno di venire da noi. Iniziamo a sperare la firma del grande Jorge Garbajosa sulla maglia del Bar Lando. Il nostro sogno è però infranto da una palla vagante che stà per arrivargli dritta nei denti, lui l'abbranca ed è costretto a continuare il giro del riscaldamento. Siamo sicuri che se non fosse stato per quella palla, Jorge veniva da noi. Destino.
Rinizia la partita e vengono chiamati molti time-out. Fede però è un po' scocciato da tutte queste interruzioni ma deve ricredersi quando Raptor è in versione gonfiabile e si esibisce in un balletto esilarante. Veltroni nel Parterre d'onore ride compiaciuto assieme a David Stern.
Intanto la partita scorre e si conclude con un 93-87 per Toronto. Calderon ci ha impressionato: al posto della testa ha un computer, difficilmente sbaglia una scelta. Bene anche Bosh, Kapono, Bargnani, Ukic, Fucka ed Allan Ray.
I giocatori sono sgusciati via come le anguille. Provo un'ultimo assalto all'avvocato Buffa, ma lui se l'è già svignata per il party post-partita. Peccato.
Ore 22:00. siamo fuori dal Pala lottomatica e ci facciamo la foto tutti assieme sotto le mega maglie vere di Boston e Toronto.
Ore 22:30. Abbiamo ripreso la metro e siamo arrivati a RomaTiburtina, c'è un po' di tempo e decidiamo di mangiare un boccone. La scelta ricade sull'unico dosponibile (sic): McDonald's. Accio e Fede vanno di Calamity Jane, io di Mc Chicken.
Ore 23:00. Prendiamo l'intercity night per Udine che ci riporterà a Firenze.
Ore 1:46. Siamo arrivati a Campo di Marte, di Vieri nessuna traccia, ma fortunatamente troviamo un taxi subito lì. Sembra fatto apposta. Saliamo e dopo poco che siamo saliti ci accorgiamo di essere saliti con la copia tassinara di Kimi Raikkonen. 130 Km/h per i Viali ed un paio di frisate a qualche auto, con fischio di gomme annesso. 5' e siamo già a casa a Novoli. 15€. Arrivederci e Grazie.
Ore 2:00. Siamo in casa. Siamo stremati e ricommentiamo un po' il tutto, soprattuto le mascotte, le gnocche danzerine, Dan Peterson ed anche un po' di partita. Andiamo a letto consapevoli di aver trascorso una bellissima esperienza. Speriamo di poterla rifare in futuro, magari a prezzi più modici. Consigliato a tutti, la NBA è la NBA!
ps. se volete vedervi tutte le foto le trovate su flickr, mentre per i video abbiamo appena aperto il nostro canale su youtube: it.youtube.com/user/barlando
NBA Europe Live 2007, quando la NBA sbarca in Italia...
scritto da cliente #002 il 8.10.07
Ieri, 7 Ottobre 2007, al Palalottomatica si è svolta la seconda delle due partite della tappa italiana dell'NBA Europe Live Tour: Virtus Roma Vs. Toronto Raptors, e noi c'eravamo.
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1 commenti:
Eh, è sempre un'emozione quando arriva l'NBA in Italia! Io sono stato al McDonald's a Milano quando vennero gli Spurs. Alla fine diedi persino un 5 a David Robinson!
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