Road to Beijing: le stelle (parte prima)
scritto da cliente #002 il 31.7.08Road to Beijing: Wukesong Indoor Stadium...
scritto da cliente #003 il 30.7.08A Pechino lo smog crea non pochi grattacapi all'organizzazione dei Giochi, e si cerca di sconfiggerlo con targhe artenne, blocchi delle auto e chiusura delle fabbriche. I vari maratoneti, calciatori, tennisti, velocisti, saltatori, ciclisti e chi più ne ha più ne metta potrebbero infatti avere problemi di ossigenazione durante le loro gare, specialmente quelle di durata. I giocatori della pallacaestro non avranno di questi problemi, dato che un bellissimo palazzetto dello sport ospiterà le loro gesta e i loro sogni a cinque cerchi. L'avveniristico Wukesong Indoor Stadium è stato costruito a tempo di record (come tutti gli impianti della XXIX Olimpiade). Si è cominciato a scavare nel marzo del 2005 ed è stato completato in meno di tre anni nel gennaio di quest'anno: potere del regime!
Come altri impianti nella capitale cinese, questo palazzetto sarà molto di più di un luogo di sport. Infatti accoglierà al suo interno anche un centro commerciale e ricreativo-culturale, immerso tra giardini e spazi verdi. Tale particolarità può essere notata dalle immagini panoramiche, che ci mostrano anche come l'area comprenda anche tre campi da baseball, (due da gara e uno da allenamento) sul principale dei quali si è giocata in marzo una gara di MLB tra LA Dodgers e San Diego Paders.
Gli organizzatori sono davero molto soddisfatti di questo che nei loro piani sarà uno degli impianti più visitati durante i Giochi e uno dei più "vissuti" dai cittadini dopo, visti gli spazi verdi di cui parlavamo prima.
I cinesi non vedono l'ora di poter ammirare Yao e tutti gli altri darsi battaglia in questa splendida arena!
Road to Beijing, stay tuned!
Road to Beijing: l'avversaria che non ti aspetti...
scritto da cliente #003 il 29.7.08Iran - Questa è una squadra giovane e ambiziosa, entusiasta alla sola idea di essere entrata nell'elite del basket mondiale e di poter rappresentare la loro nazione ala manifestazione sportiva più importante del mondo (prima e fin'ora ultima olimpiade nel '48). Tutti i giocatori giocano in Iran, e ovviamente non ho la più pallida idea di come giochino. Il sogno nel cassetto sarebbe quello di confrontarsi con quello che anche politicamente rapresenta un vero e proprio nemico, gli USA, e sono sicuro che se Ahmadinejad avesse potuto, avrebbe voluto truccare il sorteggio dei gironi. Per l'obbiettivo a cinque cerchi sono andati proprio in casa del nemico ad allenarsi, a Salt Lake City, dove hanno sostenuto una camp e hanno affrontato le riserve delle riserve dei cugini di Jazz e Dallas, e sono stati comunque bastonati. Tutto questo però probabilmente non basterà e il sogno di affrontare il colosso americano si spezzerà dopo il primo turno. Ma l'Iran venderà cara la pelle prima di salutare Pechino.
Road to Beijing, stay tuned!
Road to Beijing: dalla Cina con furore...
scritto da cliente #002 il 27.7.08
Il nostro viaggio ci porta a conoscere i padroni di casa di queste Olimpiadi 2008: la Cina.
Il movimento cestistico cinese ha avuto una fortissima crescita negli ultimi anni. Crescita, che ha permesso di far sbarcare nel mondo NBA Yao Ming e Jianlian Yi.
La squadra cinese è guidata dal 2005 dal lituano Jonas Kazlauskas che, per preparare al meglio questa olimpiade, ha deciso di concentrarsi solo sulla nazionale senza occuparsi di nessuna squadra di club. Il roster è composto per la stragrande maggioranza da giocatori militanti nell CBA (il campionato nazionale cinese), ai quali si aggiungiomo la star degli Houston Rockets Yao Ming ed il fresco Net Jianlian Yi. La squadra cinese esprime un gioco ragionato ed organizzato (qui si vede la mano di Kazlauskas) senza però rinunciare ad eventuali contropiedi, i cui interpreti principali risultano essere, oltre a Yao, Yi ed il play Sun. Come già detto, Yao grazie ai suoi 226 cm è il punto cardine di questa squadra sia offensivamente che difensivamente; da lui passano la maggior parte delle azioni della squadra ed il fatto che stia rientrando ora dall'infortunio che l'ha colpito quest'anno (frattura del piede), ne diminuisce il suo minutaggio ma non il suo contributo che rimane sempre consistente. La squadra sta eseguendo un'ottima preprazione pre-olimpica che li ha visti trionfare per 12 partite consecutive ma che è stata interrotta dalla recente sconfitta contro l'Angola. L'obiettivo minimo dichiarato è quello di salire sul podio. I numerosissimi e calorossissimi tifosi cinesi sono pronti a sostenere la loro "walking Great Wall" lungo la sua corsa alla medaglia ed anche noi siamo curiosi di vedere se ci riuscirà.
Road to Beijing, stay tuned!
Il movimento cestistico cinese ha avuto una fortissima crescita negli ultimi anni. Crescita, che ha permesso di far sbarcare nel mondo NBA Yao Ming e Jianlian Yi.
La squadra cinese è guidata dal 2005 dal lituano Jonas Kazlauskas che, per preparare al meglio questa olimpiade, ha deciso di concentrarsi solo sulla nazionale senza occuparsi di nessuna squadra di club. Il roster è composto per la stragrande maggioranza da giocatori militanti nell CBA (il campionato nazionale cinese), ai quali si aggiungiomo la star degli Houston Rockets Yao Ming ed il fresco Net Jianlian Yi. La squadra cinese esprime un gioco ragionato ed organizzato (qui si vede la mano di Kazlauskas) senza però rinunciare ad eventuali contropiedi, i cui interpreti principali risultano essere, oltre a Yao, Yi ed il play Sun. Come già detto, Yao grazie ai suoi 226 cm è il punto cardine di questa squadra sia offensivamente che difensivamente; da lui passano la maggior parte delle azioni della squadra ed il fatto che stia rientrando ora dall'infortunio che l'ha colpito quest'anno (frattura del piede), ne diminuisce il suo minutaggio ma non il suo contributo che rimane sempre consistente. La squadra sta eseguendo un'ottima preprazione pre-olimpica che li ha visti trionfare per 12 partite consecutive ma che è stata interrotta dalla recente sconfitta contro l'Angola. L'obiettivo minimo dichiarato è quello di salire sul podio. I numerosissimi e calorossissimi tifosi cinesi sono pronti a sostenere la loro "walking Great Wall" lungo la sua corsa alla medaglia ed anche noi siamo curiosi di vedere se ci riuscirà.
Road to Beijing, stay tuned!
Road to Beijing: le europee (parte seconda)...
scritto da cliente #003 il 25.7.08Grecia - Al torneo di qualificazione la Grecia ha praticamente schiaccato tutti gli avversari che si è trovata davanti. Sarà stato il pubblico di casa, saranno stati gli avversari non certo irresistibili, ma la squadra ellenica è apparsa forte, carica, tosta e motivata, tanto da far dire a Diamantidis che "troppo entusiasmo potrebbe essere dannoso". Ma tant'è, il morale ormai è a mille e la squadra bella pronta per l'appuntamento a cinque cerchi, e il mezzo passo falso di un anno, quando ad Eurobasket finirono quarti battuti da una splendida lituania nella finalina, sembrano già dimenticati.
E non potrebbe essere altrimenti in una squadra a cui certo non manca il carattere e l'esperienza per risollevarsi dopo una delusione. Per il tipo di gioco, più che per i singoli interpreti, la Grecia è la squadra che secondo me più di tutti può mettere i bastoni tra le ruote degli Stati Uniti. E non dimentichiamoci dei magnifici interpreti di questo sport che può vantare, da Papaloukas (lo adoro) a Spanioulis, da Zisis a Diamantidis fino a "Baby Shaq" Schortsianitis. Non c'è davvero tempo per crogiolarsi sugli allori, al lavoro e vedremo se si potrà ripetere la semifinale di due anni fa in giappone. Magari l'aria di oriente fa bene ai greci...
Road to Beijing: le europee (parte prima)...
scritto da cliente #003 il 24.7.08In questa prima parte della presentazione delle europee mi occuperò di quelle squadre che già da un anno o più avevano in mano il biglietto per Pechino, ovvero Spagna, Lituania e Russia. Quindi riordiniamo le idee e cominciamo:
Comunque la Spagna era e rimane una grande squadra, una di quelle che va a Pechino per puntare in alto, forte di un gruppo che ormai si diverte a giocare a memoria, che ha tutti i ruoli coperti da due giocatori di altissimo livello se non addirittura da Star. La Spagna comincia la sua olimpiade il 9 agosto contro la Grecia, una sfida che già preannuncia battaglie come quelle di due e di un anno fa. Il 15 agosto invece ci sono gli USA, poi capiremo dove questa Spagna potrà arrivare. Volete un pronostico? Molto lontano...
Russia - L'incredibile Russia ha staccato il pass olimpico un anno fa ad Eurobasket e lo ha fatto da vincitrice a sorpresa del torneo, contro le furie rosse padrone di casa. Ora sono chiamati alla conferma, a far vedere che non è stato un caso, e si sa che confermarsi è sempre più difficile che affermarsi. La Russia ha costruito quel successo con una grande difesa e con un coach che la fa giocare in modo sempre efficace, magari non spettacolare, ma senza dubbio efficace, senza sprecare quasi nulla. La squadra che viene dalla tradizione sovietica ha 2 solidissime basi su cui poggiarsi, anzi tre se si considera il già citato coach Blatt. Il blocco del CSKA campione di Eurolega con Ettore Messina e Andrei Kirilenko, MVP di eurobasket 2007 e autore di una stagione tra luci ed ombre in NBA, ma che rimane sempre uno dei più poliedrici talenti in circolazione, capace di spararti una bomba, di schiacciarti in faccia o di stopparti con la medesima facilità. Altre sono le frecce all'arco della russia, ma una nota finale va al neo asunto del KGB J.R. Holden, dopo che la CIA lo ha licenziato per aver fallito la missione di far fare brutta figura agli odiati ex-sovietici. Ora, al servizio di Putin, la sua missione è quella di abbattere il colosso capitalista, e sarebbe un'impresa davvero sensazionale...
Road to Beijing, stay tuned!
Road to Beijing: le due Americhe...
scritto da cliente #002 il 23.7.08
Argentina - Iniziamo dai campioni in carica che cercheranno di far di tutto per dimenticarsi della sonora sconfitta rimediata dagli U.S.A. nella finale del torneo Pre-olimpico dello scorso anno e per confermarsi ai livelli espressi nelle ultime manifestazioni. Sulla panchina siede Sergio Hernandez che può far forza su un gruppo ben assortito e pieno di giocatori con esperienza. Nel roster bianco-azzurro spiccano nomi di altiss
U.S.A. - Eccoli qua, gli uomini più attesi da tutti. Dopo le ultime non esaltanti figure a livello olimpico e mondiale, gli U.S.A. hanno deciso che questo è il momento di riprendersi in mano lo scettro del potere, di tornare a dominare non solo a spettacolo e parole ma anche con i fatti. Per far questo coach Mike D'Antoni ha deciso di formare quello che più di tutti si avvicina al mitico Dream Team di Barcellona '92. A rappresentare il paese che ha inventato la pallacan
Road to Beijing: il torneo olimpico...
scritto da cliente #003 il 22.7.08Questo blog è stato un po' fermo negli ultimi giorni, anch'esso "chiuso per ferie" e per esami, miei e del mio socio. Ma adesso il momento è propizio per ricominciare a scrivere dato che mancano ormai pochissimi giorni all'apertura della XXIX Olimpiade, che si terrà in quel di Pechino, capitale della Cina.
Molti sono i problemi che affliggono il gigante asiatico, in primis i diritti umani più e più volte negati dal regime. Molti hanno sostenuto che questa fosse una grande opportunità: i Giochi avrebbero dovuto migliorare le condizioni dei cinesi, dato che la Cina sarebbe stata "costretta" ad allargare le proprie maglie ed avviersi verso una situazione più normale. Ma tutto questo si è rivelato una mera illusione: il tamburo della propaganda non ha fatto altro che sollevare un velo attorno ai Giochi, nascondendo tutto sotto la superficie e continuando nella sua politica repressiva. Anche gli scontri in Tibet che hanno raggiunto il culmine la scorsa primavera hanno provocato solo fiumi di parole a cui non sono seguiti i fatti: in pochi capi di stato hanno deciso di non partecipare alla cerimonia di apertura, tra questi la Merkel e Gordono Brown.
Nonostante tutte le parole sullo Spirito Olimpico, il vero spirito delle olimpiadi moderne è solo il dio denaro, ed è questo il parametro fondamentale per l'assegnazione dei Giochi, non c'è spazio per De Cubertin nè per i sentimenti.
In questo scenario l'8/8/2008 alle 8.08 (l'otto in Cina è il numero fortunato per eccellenza) prenderanno il via le Olimpiadi e le storie sportive, loro si con la loro eroica poesia, riusciranno forse a brillare di luce propria, e a ricordarci perchè lo sport ci affascina tanto.
Noi iniziamo oggi il viaggio di avvicinamento verso le nostre olimpiadi, quelle della pallacanestro, in un percorso a tappe in cui cercheremo di parlare delle squadre, dei giocatori, degli impianti e della storia della pallacanestro nelle olimpiadi passate.
Al torneo Olimpico sono qualificate 12 squadre: come gli appassionati sapranno sicuramente l'Italia non è fra queste e non potrà difendere lo splendido argento conquistato quattro anni fa in quel di Atene. Le squadre sono divise in due gironi da sei, e le prime quattro passano alla fase a playoff, con le sfide incrociate (la prima di un girone affrornta la quarta dell'altro e così via). Ecco le griglie dei gironi:
Il girone A appare un pelo più scontato, con Iran e Australia destinate probabilmente a rimanere fuori, mentre nel girone B la situazione è un pelo più complicata e, dato per scontato il soccombere dell'Angola, l'ultimo posto per i playoff se lo giocheranno probabilmente tra Cina e Germania, con la prima favorita.
Il girone A appare un pelo più scontato, con Iran e Australia destinate probabilmente a rimanere fuori, mentre nel girone B la situazione è un pelo più complicata e, dato per scontato il soccombere dell'Angola, l'ultimo posto per i playoff se lo giocheranno probabilmente tra Cina e Germania, con la prima favorita.
Si comincia il 9 agosto, il conto alla rovescia è già cominciato!
Road to Beijing, Stay Tuned!
Goodbye Sonics...
scritto da cliente #002 il 4.7.08E' finita un'era. In particoalre quella dei Seattle Supersonics che si sono visti andare in fumo 41 anni di storia condita da un titolo NBA vinto nel lontano 1979 e tre titoli di Conference (1978, 1979, 1996).
Tutto questo per colpa del loro "propietario" Clay Bennet che per poter esaudire il suo capriccio di portare l'NBA ad Oklaoma City ha sborsato 75 milioni di dollari sbattendondesene tranquillamente di tutti i tifosi dei Sonics.
In questo modo va a sparire la franchigia che ha reso celebri Gus Williams, Lenny Wilkens, Spencer Haywood, Detlef Schrempf, Shawn Kemp, Gary Payton, Ray Allen e per ultimo Kevin Durant.
Il prossimo anno l'NBA non sarà più la stessa senza i giallo verdi...
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