categorie mondiali...

finalmente sono iniziati i mondiali di calcio. la notizia non è nuova dato che è gia tre giorni che giocano, ma la cosa assume un certo interesse per questo sito di scazzoni quando se ne possono trovare spunti interesanti. e di spunti ce ne sono a bizzeffe in questo blog creato per l'occasione e che ho per caso scoperto oggi: Sistema WM (ho pure inserito il blog nella colonna con i link qui a fianco). tra le tante cose vi segnalo questo articolo qua, ma una delle cose più belle è senza dubbio la classificazione delle squadre, una sorta di pagelle in grande stile, e io non potevo che pubblicarle per voi (mi scusino gli autori del fantastico blog): gli spaesati Australia. Olé! Finalmente! Ce l'abbiamo fatta! Abbiamo battuto il merdoso Uruguay agli spareggi! Siamo ai mondiali! ... e adesso? Come uno Zenigata che ha appena ammanettato Lupin, come un Wile E. Coyote che si è appena pappato Beep Beep, l'Australia ai mondiali non sa più che fare. L'uscita è in fondo a destra. Arabia Saudita. Via il porno, via l'alcol, via quei cazzo di sorrisi, che non c'è niente di cui essere felici. Siete in Germania, ma non illudetevi: tutto questo non sta esistendo. Anzi, facciamo così, sbrigatevi a prendere otto pere dalla prima avversaria forte che trovate, come già nel 2002, e torniamocene a casa a goderci il nostro divertentissimo campionato arabiosaudito in santa pace. gli inutili Costarica. I mondiali senza Costarica sono come i pesci senza le biciclette. Però, oh, ci son sempre. E che bello ricordare i magici momenti legati al Costarica nella storia dei mondiali, seduti attorno ad un falò in spiaggia. O no? Paraguay. Che senso ha essere una nazionale sudamericana se sei la noia fatta a squadra? Il Paraguay poteva benissimo nascere in provincia di Rovigo e nessuno si sarebbe accorto della differenza. Polonia. In assenza del Belgio, vincitrice per ottocento mondiali di fila del titolo di nazionale più pallosa, ci penserà la Polonia a rendere i nostri pomeriggi di giugno indimenticabili. Togo. Ah, ma allora non è solo un biscotto. gli spensierati. Trinidad & Tobago. Giocano per una nazione di cui non conoscono neanche loro il significato. Figuriamoci quanto gliene può fottere del mondiale. Il vero evento sportivo dell'anno è il torneo di corsa coi sacchi tra Trinidad e Tobago. Lì sì che scatta la rissa. Angola. Cazzo ci frega di vincere? Siamo in Germania, è sufficiente. Ci facciamo le foto tra di noi in ritiro. Ci ubriachiamo. Vediamo da vicino quelli forti. Poi metti che facciamo uno scherzo al Portogallo, sai che ridere? Giappone. Ai giapponesi basta poco, per essere felici. Perdono trentacinque a uno, e gli basta quell'uno per esplodere di gioia. Il bello è che si stanno facendo sempre più forti, quatti quatti. gli spensierati-ma-non-troppo Brasile. Ah, che bellezza il Brasile. Squadra favorita? Il Brasile. Giocatore più forte? Ronaldinho. E perchè? Perchè SI DIVERTONO. Guardali, come ridono. Guardali, come corrono felici. Sono l'immagine del calcio pulito. Son talmente adorabili che li prenderesti a sprangate sulle gengive. E le gengive di Ronaldinho sono in grado di sbriciolartela, la spranga, quindi occhio. E insomma no, che spensierati, sti Brasiliani. Se vincono. Se perdono, li aspetta in patria un plotone d'esecuzione. Portogallo. Ah, che tristezza il Portogallo (scusa, Enver). Il Portogallo sta al calcio come i Belle & Sebastian stanno alla musica. Per quanto si sforzino di sembrare felici, c'è sempre un alone di tristezza che li permea. Sono tristi perchè gli bastava tanto così per essere brasiliani, e invece son solo portoghesi. E insomma, sì, giochicchiano, fanno i loro numerilli, ma lo fanno sempre con la lacrimuccia pronta a scendere. Messico. Mehico! Mehico! Ra - ra -ra! dev'essere il coro più fastidioso della storia. I messicani sono spensierati, non c'è che dire, ma ultimamente si son pure messi in testa di essere forti, al punto da essere testa di serie del girone. Quindi ok giocare bonito, però, ecco, ci siamo capiti, eh? Bravi. gli eterni delusi Spagna. E chi, se no? Una categoria che sembra fatta su misura per lei. Gli spagnoli dominano da sempre le competizioni europee, sfornano fior di giocatori ed offrono un signor calcio. Però niente, oh, 'sta nazionale non ne vuole sapere di funzionare. Sarà il loro anno? No. Però un po' spiace, in fondo. Inghilterra. Almeno loro un mondiale se lo sono organizzato e vinto. Tolta quella pittoresca parentesi, però, non gli resta molto. Questa volta hanno un centrocampo da favola, una difesa impenetrabile e un attacco mediocre. Sarà il loro anno? No. Alla faccia di chi "non tifo Italia, tifo Inghilterra". Fighetti del cazzo. L'indie non esiste. i sarannofamosi USA. "Ah, aspettate solo che gli americani imparino a giocare a pallone!". Costa d'Avorio. "Ah, prima o poi una squadra africana lo vince, il mondiale!". Giappone. "Ah, il calcio in Giappone sta crescendo enormemente, vedrete che mondiale che farà". Iran. "Ah, per me si imbottiscono con una bomba e si fanno saltare in aria. Vedrai se non ho ragione." gli assatanati Repubblica Ceca. Nedved, Poborsky, Koller e compagnia calciante sono all'ultima chiamata della loro eccellente carriera, e il ricambio generazionale non sembra all'altezza. La squadra che da ormai dieci anni si presenta al mondo col miglior calcio (trapezisti e funamboli brasiliani permettendo), è alfine giunta al capolinea: o la va o la spacca. Ora o mai più. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Furia ceca. Ciao mamma. Serbia e Montenegro. Anzi, Serbia o Montenegro. Meglio ancora, Serbia e non Montenegro. Eliminato diplomaticamente Vucinic, l'unico montenegrino della squadra, si può tranquillamente eliminare la seconda parte, anche per evitarci, almeno questa volta, i doppi sensi sul nome. E fortuna che non si è qualificata la Macedonia. Comunque, dicevamo: la categoria "assatanati" non può fare a meno di una buona dose di slavità, di slaveria e/o di slavamento. Croazia. Comunque, dicevamo: la categoria "assatanati" non può fare a meno di una buona dose di slavità, di slaveria e/o di slavamento. Davvero, non ho altro da dire sulla Croazia. Scusate. i rivoluzionari Argentina. No no, fermi, il tizio con la faccia sulle magliette di quelli che girano coi cani e le sigarette della droga stavolta non c'entra. L'Argentina è rivoluzionaria per colpa di un demente travestito da allenatore capace di lasciare a casa pedine del calibro di J. Zanetti, Samuel, Demichelis e Veron, il tutto nel nome dell'armonia nello spogliatoio. Giusto convocare, in loro vece, le loro riserve (o ex tali) nei rispettivi club d'origine. Burdisso e Cufrè, giusto per citarne due a caso, non mancheranno di deliziare le platee coi lanci millimetrici in direzione dell'omino delle bibite (ciao Dietnam) e con dribbling in grado di ubriacare perfino la più tenace delle zolle di terra. Un'agenzia ANSA dell'ultimo minuto ci informa che hanno trovato un vaccino contro l'aviaria, ma che la scienza è ancora impotente di fronte a Sorin. Olanda. Caso analogo. Non dirò che l'Olanda è rivoluzionaria per colpa di un demente travestito da allenatore per rispetto nei confronti del di lui passato. Mi limiterò a pensarlo. Marco Van Basten, forse il più meraviglioso esemplare di puntero ad aver mai calcato un terreno di gioco, ci tiene a farci sapere che non è detto che perchè uno è stato grande sul campo lo sia automaticamente anche in panchina. Almeno, questo è quanto si legge tra le righe dando una rapida occhiata alla lista dei giocatori lasciati a casa, da Seedorf a Huntelaar, e a quella dei convocati, dove a farla da padrone è il temibile AZ, un dentifricio a forma di squadra di calcio che non ha mai disputato un match di Champions League dall'alba dei tempi ad oggi. Come se, chessò, l'Italia convocasse 4-5 giocatori del Palermo. Ma per favore. i ghiaccioli al sole Ecuador. Sembra un paradosso, ma il primo ghiacciolo in questione è proprio il caliente Ecuador. Cosa si intende, per "ghiacciolo"? Semplice: una squadra che, nelle qualificazioni, ha mostrato una brillante organizzazione di gioco, ottime individualità, gran potenziale, che magari si è piazzata di fronte a qualche big nel suo girone o che addirittura l'ha randellata, ma che una volta arrivata al Mondiale si squaglia. E' il nostro caso: l'Ecuador, infatti, ha recentemente battuto perfino l'onnipotente Brasile. In Germania, però, se ne andrà a casa con le pive nel sacco. Perchè? Perchè, fondamentalmente, è una squadra del cazzo. Svizzera. Però, questa Svizzera. Giovani interessantissimi, gioco spumeggiante, entusiasmo, risultati prestigiosi in amichevole. Purtroppo, ai Mondiali, si ricorderanno ben presto di essere la Svizzera e verranno travolti da un'impetuosa ondata di tristezza e malinconia che li vedrà soccombere anche contro Togo nell'attesissimo derby del cioccolato. Ucraina. Potrebbe essere la sorpresa del torneo. O, più probabilmente, potrebbe ripercorrere le gloriose orme della Russia, votata all'unanimità peggior squadra della galassia nelle ultime ottomilatrecento edizioni di Mondiali ed Europei. Tunisia. Da un po' di anni a questa parte, la reputazione internazionale della Tunisia ha iniziato a crescere. I suoi migliori uomini giocano in Europa, vincono sempre con facilità il loro girone di qualificazione, qualcuno addirittura si sbilancia e pronostica un sorprendente passaggio di turno. E invece no. Invece la Tunisia andrà a casa subito. Perchè, vi chiederete? Perchè ce l'hanno nel sangue. Le squadre come la Tunisia sono state create dal crudele dio del calcio per essere eliminate al primo turno. i simpatici come un pugno nello stomaco Francia. E chi se no! I francesi mettono tutti d'accordo: settentrionali e meridionali, fascisti e comunisti, indie e mainstream, non importa, stanno sul cazzo a tutti. E non contenti di starci sul cazzo a prescindere, decidono di rincarare la dose mandandoci a casa ai rigori nel '98 e beffandoci al 90esimo (e successivamente al golden gol) agli Europei di due anni dopo. Vedere giocare la Francia e tifarle contro è un piacere perverso difficile da spiegare. Svezia. Cosa credete, che ci siamo dimenticati del biscottone di Euro2004? Questa categoria vi spetta di diritto, anche solo per avere un Ibrahimovic in rosa. Spettacolare, eh, per carità, ma chi non lo comprerebbe per schiaffeggiarlo? Per cui Svezia a casa subito, donne svedesi a dispozione di uomini italiani e tutti felici. Ok? Corea del Sud. La ferita è ancora aperta. Palesemente favoriti in occasione dei mondiali casalinghi, nei quali sono stati spediti in semifinale con la collaborazione di terne arbitrali orchestrate in maniera talmente impeccabile da far sembrare Moggi un pivellino qualsiasi, i coreani arrivano in Germania nudi e senza cacchio, senza più fischi a favore e senza più il pubblico a sostenerli. Non disfate neanche le valigie, credetemi. Ghana. Per carità, niente contro di loro. Non sono antipatici. Però, come dire, mancano due giorni all'inizio del Mondiale e saranno i nostri primi avversari. Per cui, fondamentalmente, li odio. Lo so, lo so, è brutto da dire, il calcio dovrebbe unire e non dividere, no alla violenza negli stadi etc. etc. Però, nonostante questo, Ghana Ghana vaffanculo. chi resta? Italia. Noi, insomma. O no? Per carità, tifarle contro fa molto radical chic e molto intellettuale di sinistra, ma è tutta scena. I Mondiali sono meravigliosi, la prospettiva di chiudersi in casa il venerdì sera a vedere Polonia - Ecuador in pantofole e con la birra in mano è una cosa unica, ma cosa sarebbe tutto questo se non ci fosse l'Italia? Un branco di squadre senza senso di cui non ci può fregare di meno. Aspettiamo i Mondiali per vedere l'Italia, diciamolo una volta per tutte. Perchè, sotto sotto, noi venti-trentenni abbiamo sempre guardato con enorme invidia quelle immagini dell'82, con tutti impazziti a festeggiare per strada. Io avevo due anni e, mi dicono, saltavo davanti alla tv urlando "gol! gol!" senza capirne il perchè. Con il passare degli anni il perchè l'ho capito, ma non mi è stata più offerta l'occasione di urlarlo con cognizione di causa in piazza, con gli amici, nudo, ubriaco e in mezzo a un milione di persone. Ci siamo andati vicini nel '90. Nel '94. Anche nel '98, se vogliamo. E non parliamo del 2000. Ma l'esultanza è sempre rimasta soffocata in gola. Ecco, io voglio liberarla dalla sua prigionia.. Dai, Marcello. Ti odio da tempo, ma in questo mese dimenticherò tutto, te lo giuro. Portaci in finale, facci trionfare e diventerò la tua puttana. E' una promessa. quelli del bar lando ritorneranno a commentare il mondiale, mentre domani arriva a poppi dodo colombo (noto arzillo brontolone, vd foto a dx) e, oltre ad aprire il palazzetto domattina, mi tocca stare a parare dei ragazzini che di sicuro mi faranno sudare e mi faranno un notevole culo. ciao

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