Beijing 2008: giorno 4...

Il quarto giorno di gare si apre con la sfida tra Grecia e Angola. Nessuna sorpresa, la nazionale ellenica non può avere problemi contro i pur volenterosi ragazzi africani. Grande spazio per chi aveva giocato meno in tutte e due le squadre, e una buona notizia per i greci, che trovano una discreta vena dal campo, sfiorando il 60%: da rivedere con difese più organizzate. Finisce 102-61, e l'Angola è metematicamente fuori.
Tutt'altre sorprese invece riserva la partita tra Russia e Australia. Gli australiani si impongono in modo netto, per 95-80. Finalmente esce Bogut, trascinatore dei suoi con 22 pt e 8 rimbalzi. Molto bene anche Bruton e Andersen. Per i russi si salva solo Khryapa, mentre anonimo Kirilenko, che chiude con 6 punti e 1/10 dal campo; percentuali basse anche per JR Holden. Gli Aussie mettono così sull'uscio della porta i campioni d'europa uscenti e adesso i giocatori di David Blatt hanno bisogno di un miracolo, che non arriverà, perchè il miracolo vorrebbe che l'Argentina perdesse oggi con l'Iran. Morale della favola: ciao ciao Russia (poi si scoprirà che ho fatto male i conti).
Croazia e Lituania sono le protagoniste della terza partita della mattinata (italiana) e danno vita ad un match davvero elettrizzante, in equilibrio fino alla fine del terzo quarto. Nell'ultimo poi il dream team baltico mette due marce in più, fa tutto a mille all'ora, non sbaglia nulla e non ti accordi nemmeno che ha costruito un vantaggio di dieci punti. Poi con Jasikevicius (6 assist) in cabina di regia gestire il vantaggio non è un grosso problema. La Croazia dovrebbe essere comunque passata, ma esce ridimensionata dopo un avvio scoppiettante. A poco serve la supremazia sotto i vetri per la squadra a scacchi, che tira con percentuali più basse dei rivali. Nelle prestazioni individuali Planicic con le sue triple ha tenuto nel terzo quarto i croati attaccati, ma la Lituania è stata trascinata dal solito Kleiza (18) e Lukauskis che chiude a 20 punti.
Soffre più del previsto l'Argentina contro l'Iran. Vince, com'era previsto (Russia quindi fuori), ma lo scarto finale è di soli 15 punti (97-85), con l'Iran che è stato abbastanza attaccato alla gara e gli argentini che non sono mai riusciti a dilagare, come invece era riuscito a tuti contro gli asiatici. Alla grande Ginobili con 32 punti e percentuali finalmente degne del suon nome, bene anche Scola (20). Nelle file iraniane doppia doppia per Ehadadi com 21 punti e 16 rimbalzi. Mi rimane ancora l'idea che l'argentina non sia arrivata al meglio a questi Giochi, e gli 85 punti che gli ha rifilato l'Iran sono un segnale d'allarme.
Cina e Germania si scontrano per decidere chi sarà tra di loro la quarta qualificata per la fase ad eliminazione diretta. I padroni di casa sono spinti dal caloroso pubblico, mentre i tedeschi sia affidano al solito Nowitzky, sperando che il loro campione si riprenda dopo alcune partite davvero opache. La partita è nervosa e dal punteggio basso, le squadre hanno paura di sbagliare, e tutte e due tirano con percentuali ridicole dal campo. Nowitzky non fa eccezione e pur mettendo a segno 24 punti (+ 17 rb) ha un 7/20 da campo. Doppia doppia anche per Kaman con 10+12. Da parte cinese il trascinatore è indubbiamente Yao con 25 punti e 11 rimbalzi, conditi con 2 assist. La cina riesce a scappare tra il terzo e il quarto periodo andando sul +13, la Germania ricuce lo strappo a pochissimi istanti dal termine con un Dirk che si sveglia all'ultimo, ma il solito Yao e Yi riportano al +4, la Cina difende molto forte e la Germania non fa paura. Tedeschi a casa, Cina nei quarti.
La quarta giornata termina cin l'attesissima USA-Spagna. Si aspettavano gli iberici, visti come gli unici che avrebberopotuto battere la squadra statunitense, ma il miracolo non è avvenuto, anzi. La Spagna è rimasta attaccata alle stelle a americane solo per pochi minuti, ma già a metà del secondo quarto USA Team era avanti di una quindicina di punti, vantaggio costruito con una difesa ai limiti dell'asfissia e con contropiedi bruciati, e inoltre un'inaspettata pazienza nell'attaccare quando la oluzione non arrivava subito. Da questo momento in poi il distacco non ha potuto che crescere, e la Spagna non è sembrata mai in partita, con scelte di tiro opinabili (e di conseguenza basse percentuali, soprattutto da fuori) e una valanga di palle perse. Nel secondo tempo LeBron e compagni dilagano nel vero senso della parola, regalano azioni spettacolari e non smettono un attimo di difendere, letteralmente demolendo i loro avversari più quotati. Finisce 119-82, un risultato che lancia definitivamente gli USA verso l'oro.

Beijing 2008, stay tuned!

1 commenti:

Anonimo ha detto...
17/8/08 10:38

diciamo che agli americani hanno permesso qualsiasi cosa, potevano menare quanto volevano, mentre alla spagna hanno fischiato qualsiasi cosa. per dirne solo due, ho visto wade tirare giù fernandez per le braccia da dietro, facendogli battere la schiena, senza che nemmeno fosse fischiato fallo. e ho visto anthony spingere a due mani sulla schiena gasol (marc) mentre andava a canestro senza che fosse chiamato antisportivo.

poi ho smesso di guardare, schifato.

ho però fatto tempo a vedere che anthony dopo quella vaccata veniva richiamato in panca da coach k, che s'era evidentemente reso conto che era antisportivo (come tutto il mondo tranne gli arbitri succubi) e voleva "educare" il giocatore. ma mentre anthony prendeva il cambio di james, i due sghignazzavano contenti delle loro malefatte...

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