Road to Beijing: le europee (parte seconda)...

Continuiamo nella presentazione della squadre del Vecchio Continente iniziata ieri. Questa volta ci occupiamo delle tre squadre che hanno guadagnato il pass olimpico in extremis, grazie al torneo preolimpico di Atene svoltosi dal 14 al 20 luglio. Tra le dodici partecipanti ci sono stati esclusi eccellenti tra cui Slovenia, Puerto Rico, Brasile e Canada. A spuntarla alla fine sono state Grecia, Germania e Croazia, ma procediamo con ordine.
Grecia - Al torneo di qualificazione la Grecia ha praticamente schiaccato tutti gli avversari che si è trovata davanti. Sarà stato il pubblico di casa, saranno stati gli avversari non certo irresistibili, ma la squadra ellenica è apparsa forte, carica, tosta e motivata, tanto da far dire a Diamantidis che "troppo entusiasmo potrebbe essere dannoso". Ma tant'è, il morale ormai è a mille e la squadra bella pronta per l'appuntamento a cinque cerchi, e il mezzo passo falso di un anno, quando ad Eurobasket finirono quarti battuti da una splendida lituania nella finalina, sembrano già dimenticati. E non potrebbe essere altrimenti in una squadra a cui certo non manca il carattere e l'esperienza per risollevarsi dopo una delusione. Per il tipo di gioco, più che per i singoli interpreti, la Grecia è la squadra che secondo me più di tutti può mettere i bastoni tra le ruote degli Stati Uniti. E non dimentichiamoci dei magnifici interpreti di questo sport che può vantare, da Papaloukas (lo adoro) a Spanioulis, da Zisis a Diamantidis fino a "Baby Shaq" Schortsianitis. Non c'è davvero tempo per crogiolarsi sugli allori, al lavoro e vedremo se si potrà ripetere la semifinale di due anni fa in giappone. Magari l'aria di oriente fa bene ai greci...
Germania - Sandra e Raimondo direbbero "Che barba, che noia, che barba, che noia!". Sempre le solite cose da dire, sempre il solito gioco da vedere. Palla a Dirk, se Dirk è in palla, la palla va dentro e quei 4 tizi che sono con lui in campo vanno avanti nel torneo. Eccezione alla regola un anno fa, con l'Italia (e Angelone Gigli) che limita benissimo il tedescone, ma noi siamo capaci di far diventare fenomeni anche i brocchi, e le abbiamo prese dai comprimari. Quest'anno a dir la verità una novità ci sarebbe pure, c'è un ragazzo che si chiama Chris Kaman e viene dagli Stati Uniti d'America. Non è bello ma accanto a se aveva mille donne yeah...ah no scusate quello era Gianni Morandi. Kaman non aveva mille donne, ma in tasca aveva un passaporto tedesco e dato che è stato tagliato proprio all'ultimo da USA Team, dopo una discreta stagione ai Clippers, è andato a dare una mano a Dirk. Comunque altre grosse sorprese non ce ne dovrebbero essere. La Germania è la più debole delle europee e si suderà un sacco anche solo il passaggio del turno, dato che la Cina padrona di casa è sulla loro strada. I tedeschi sono attesi al varco...
Croazia - Quel volpone i Repesa zitto zitto l'ha fatta a tutti, ha sfoderato un gran bel basket e si è guadagnato l'olimpiade con la sia Croazia, dopo che un anno fa era stata una bella (per il gioco espresso) incompiuta (per i risulatati non arrivati) agli europei spagnoli. La Croazia non sembra in grado di tornare ad essere quella splendida squadra che nel '92 arrivò alle spalle del Dream Team Originale, nè quella dei bronzi europei e mondiali successivi. Per arrivare alle Olimpiadi la piccola nazione balcanica ha disputato un ottimo preolimpico, mettendo in luce i suoi talenti, siano essi giocatori come il neo compagno di squadra di Bargnani Ukic, Planinic, Thomas e Kus, siano essi alleanatori, e Repesa è un Tattico eccellente, che da solo vale 10-15 punti in più per ogni squadra che allena. L'Olimpiade è un sogno per questi giocatori, un sogno sudato e cullato per 12 anni (è da Atlanta '96 che non ci tornano), ma i giocatori hanno già promesso che non andranno a Pechino da turisti...
Road to Beijing, stay tuned!

0 commenti:

Posta un commento