Road to Beijing: le europee (parte prima)...

Sulle dodici squadre presenti a pechino, ben 6 sono europee. Questo perchè, oltre ai due posti di zona disponibili di Eurobasket 2007 (andati a Lituania e Russia), le squadre del vecchio continente hanno saputo conquistare anche i tre delle wildcard (con Grecia, Croazia e Germania) e quello per i campioni del mondo andato alla Spagna due anni fa.
In questa prima parte della presentazione delle europee mi occuperò di quelle squadre che già da un anno o più avevano in mano il biglietto per Pechino, ovvero Spagna, Lituania e Russia. Quindi riordiniamo le idee e cominciamo:
Spagna - C'è Pau Gasol, fresco vicecampione NBA dopo una trade che l'ha portato a L.A. sponda Lakers, dove ha fatto vedere cose semplicemente meravigliose; c'è Calderon, eletto play titolare in quel di Toronto dopo la dipartita dell'antipaticissimo T.J. Ford; c'è Rudy Fernandez; c'è "La Bomba" Navarro, a cui sono stati offerti mari e monti per fare la traversata dell'Atlantico al contrario per tornare a Barça; c'è Ricky Rubio, che uno lo guarda giocare e si chiede se sia proprio vero che questo qui è del '90; c'è pure il redivivo Garbajosa, un giocatore che adoro ma che quets'anno ha giocato un totale di minuti "0" e che si è appena accasato a Mosca, sponda Kimky. Insomma c'è la Spagna, con tutto il blocco storico, quello che dopo un oro mondiale e un argento europeo che ancora brucia, vuole a tutti i costi una medaglia olimpica, meglio se molto pesante, medaglia che manca da 24 anni (fu argento contro USA). Ci sono tutti, anzi no. Perchè a sorpresa, pochi mesi fa, il mentore di questa squadra, il santone che siedeva in panchina, coach Pepu Hernandez ha lasciato il timone che è stato passato a Aito Garcia Reneses. Senza dubbio un duro colpo per una squadra che ha nel gruppo uno dei suoi punti di forza, e che invece si trova a gestire una bella grana.
Comunque la Spagna era e rimane una grande squadra, una di quelle che va a Pechino per puntare in alto, forte di un gruppo che ormai si diverte a giocare a memoria, che ha tutti i ruoli coperti da due giocatori di altissimo livello se non addirittura da Star. La Spagna comincia la sua olimpiade il 9 agosto contro la Grecia, una sfida che già preannuncia battaglie come quelle di due e di un anno fa. Il 15 agosto invece ci sono gli USA, poi capiremo dove questa Spagna potrà arrivare. Volete un pronostico? Molto lontano...
Lituania - Il terzo posto di un anno fa in Spagna è stato visto come un mezzo fallimento. Se infatti prima di partire per Madrid la Lituania era una papabile outsider, durante il torneo ha espresso un basket a livelli eccezionali e in molti avevano pensato di trovare la degna finalista contro la Spagna nella truppa guidata da Jasikevicius. E invece nella semifinale contro la Russia la stanchezza ha piegato le gambe ai lituani e la finale si è trasformata in un lontano sogno. Il talento a questa squadra prorpio non manca, tra le sue fila ci sono giocatori che hanno giocato in NBA, alcuni che ci giocano tutt'ora, e altri che sono protagonisti in Eurolega: nessun rincalzo di medio valore. Ma questo Dream Team Lituano (così l'ha definito coach Butautas un anno fa) ha un età media più alta delle dirette concorrenti, e il ciclo di grandi giocatori come Jasikevicius, Kaukenas, Siskauskas e i due Lavinovic potrebbe essere all'ultima chiamata olimpica, dato che tutti hanno superato i trenta. Non ci sarà Macijauskas, e non so perchè, non ci sarà Ilgauskas, mai inserito veramente in questo gruppo, ma ci saranno tra gli altri gente del calibro di Songalia, Kleiza e Maciulis. Per la giovane nazione baltica (è "rinata" nel 1991) è una grandisima occasione.
Russia - L'incredibile Russia ha staccato il pass olimpico un anno fa ad Eurobasket e lo ha fatto da vincitrice a sorpresa del torneo, contro le furie rosse padrone di casa. Ora sono chiamati alla conferma, a far vedere che non è stato un caso, e si sa che confermarsi è sempre più difficile che affermarsi. La Russia ha costruito quel successo con una grande difesa e con un coach che la fa giocare in modo sempre efficace, magari non spettacolare, ma senza dubbio efficace, senza sprecare quasi nulla. La squadra che viene dalla tradizione sovietica ha 2 solidissime basi su cui poggiarsi, anzi tre se si considera il già citato coach Blatt. Il blocco del CSKA campione di Eurolega con Ettore Messina e Andrei Kirilenko, MVP di eurobasket 2007 e autore di una stagione tra luci ed ombre in NBA, ma che rimane sempre uno dei più poliedrici talenti in circolazione, capace di spararti una bomba, di schiacciarti in faccia o di stopparti con la medesima facilità. Altre sono le frecce all'arco della russia, ma una nota finale va al neo asunto del KGB J.R. Holden, dopo che la CIA lo ha licenziato per aver fallito la missione di far fare brutta figura agli odiati ex-sovietici. Ora, al servizio di Putin, la sua missione è quella di abbattere il colosso capitalista, e sarebbe un'impresa davvero sensazionale...
Road to Beijing, stay tuned!

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