Road to Beijing: le due Americhe...

Dopo aver dato un'occhiata generale al torneo Olimpico, continuiamo il nostro viaggio andando ad analizzare le varie squadre che parteciperanno alla caccia all'oro Olimpico. Partiamo dalle uniche due squadre, ma che squadre, che le Americhe ci offrono: Argentina e U.S.A.

Argentina - Iniziamo dai campioni in carica che cercheranno di far di tutto per dimenticarsi della sonora sconfitta rimediata dagli U.S.A. nella finale del torneo Pre-olimpico dello scorso anno e per confermarsi ai livelli espressi nelle ultime manifestazioni. Sulla panchina siede Sergio Hernandez che può far forza su un gruppo ben assortito e pieno di giocatori con esperienza. Nel roster bianco-azzurro spiccano nomi di altissimo calibro come quello della stella degli Spurs Manu Ginobili, che è rientrato in extremis da una distrosione alla caviglia ed è pronto a guidare la squadra nei momenti chiave della competizione e dell'asso dei Bulls Nocioni. A rendere più competitivo il gruppo dei campioni in carica ci sono giocatori che giocano ad altissimi livelli nei campionati di tutto il mondo: Oberto (NBA,San Antonio Spurs), Luis Scola (NBA, Houston Rockets), Carlos Delfino (ex NBA e passato recentemente al Kimki), Pablo Prigioni (ACB, Tau Ceramica) ed Antonio Porta (Spartak San Pietroburgo). Oltre all'elevato tasso tecnico-tattico, la forza della squadra è il gruppo, in cui tutti i giocatori mettono avanti alle loro prerogative personali, l'interesse del collettivo.

U.S.A. - Eccoli qua, gli uomini più attesi da tutti. Dopo le ultime non esaltanti figure a livello olimpico e mondiale, gli U.S.A. hanno deciso che questo è il momento di riprendersi in mano lo scettro del potere, di tornare a dominare non solo a spettacolo e parole ma anche con i fatti. Per far questo coach Mike D'Antoni ha deciso di formare quello che più di tutti si avvicina al mitico Dream Team di Barcellona '92. A rappresentare il paese che ha inventato la pallacanestro ci sono giocatori che sono già tra i più forti di tutti i tempi, come Kobe Bryant e Jason Kidd ed altri come Lebron James, Carmelo Anthony, Dwight Howard e Dwyane Wade e Chris Paul che saranno destinati a dominare per i prossimi anni futuri. La presenza di tanto talento ed atletismo fa si che questa squadra sia la candidata numero uno alla conquista della medaglia d'oro e permette a D'Antoni di poter praticare il suo gioco rapido e spettacolare, insomma il miglior gioco che gli stati uniti possano offrire. Il duo Bryant-James già stuzzica le menti degli appassionati e mette in crisi quelle dei coach che dovranno affrontare questa squadra. Gli U.S.A. devono solo non commettere l'errore che hanno commesso nelle scorse olimpiadi: aver sottovalutato l'avversario, giocare poco di squadra e puntare troppo sulla fisicità tralasciando la tattica, ma da quel che si è visto dal pre-olimpico scorso, sembra che i problemi siano stati quasi risolti.

Road to Beijing, stay tuned!

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