Road to Beijing: c'era una volta alle Olimpiadi (terza parte)...

Negli anni '70 il movimento cestistico italiano era in continua crescita tanto da conquistare due terzi posti negli europei del 1971 e 1975, ma la conferma di questa crescita, avvenne durante i giochi olimpici del 1980 a Mosca. Quelle olimpiadi furono caratterizzate da numerose polemiche dovute dalla decisione del regime di invadere l'Afghanistan per sostenere il governo comunista contro i musulmani. Molti paesi come U.S.A., Germania Ovest, Giappone, Canada e Cina decisero di rinunciare alla manifestazione. Anche l'Italia rimase in forse sino all'ultimo momento ma poi il CONI risolse la situazione inviando, in qualche modo, la nostra delegazione. Ma torniamo al basket: la nostra nazionale vanta un roster di tutto rispetto tra i quali ci sono pezzi sacri della nostra storia cestistica come Dino Meneghin e Pierluigi Marzorati ed altri nomi come Roberto Brunamonti ed il "marine" Marco Bonamico. La squadra superò il primo turno preliminare posizionandosi al primo posto grazie alla differnza canestri e conquistò la finale olimpica grazie alla vittoria per 87-85 contro i padroni di casa dell' U.R.S.S. Quella finale la perdemmo contro la Yugoslavia per 86-77, ma conquistammo la prima storica medaglia Olimpica nel basket. Da lì in poi la nazionale azzurra riuscirà ad imporsi solo nei tornei continentali e non andrà mai oltre il 5° posto nelle successive manifestazioni intercontinentali. Tutto questo sino alle Olimpiadi di Atene nel 2004. Che le cose sarebbero andate bene in quel torneo si potettero capire dalla partita pre-olimpica contro gli U.S.A. vinta per 95-78. Agli ordini di coach Recalcati c'erano il genio indiscusso della mosca atomica Gianmarco Pozzecco, la tenacia e il carisma di Galanda, il talento di Gianluca Basile, la potenza di Marconato e Chiacig assieme a Mian, radulovic, Garri, Rombaldoni, Soragna, Righetti e Bulleri. Gli azzurri superano il girone classificandosi al secondo posto dietro la Spagna e conquistano la semifinale vincendo per 83-70 contro Porto Rico. La semifinale contro la Lituania è ancora negli occhi di tutti gli appassionati: dopo un'inizo traumatico causato da un'inarrestabile Macijauskas , inizia lo show del duo Pozzecco-Basile. Triple su triple e rifiliamo un parziale di 21-0 ai lituani che da lì faticheranno sempre di più ad imporsi. Finisce 100-91 e l'Italia con 31 punti di Basile vola in finale. Anche questa volta però la finale è amara perchè contro l'Argentina non c'è mai partita e perdiamo per 84-69. Atene 2004 è anche l'olimpiade della pesante delusione del "dream team" formato dai vari Duncan, Iverson, Marbury che vengono eliminati in semifinale dall'Argentina per 89-81 e che fa gridare allo scandalo il popolo statunitense. Road to Beijing, stay tuned!

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