Beijing 2008: Semifinali...

A Pechino s'inizia a fare sul serio, in palio c'è l'accesso alla finalissima per l'oro e tutti sono decisi ad arrivarci.. Spagna-Lituania -> la prima semifinale non verrà sicuramente ricordata come la partita più spettacolare dell'olimpiade, ma le due squadre hanno offerto al pubblico una grande prova di agonismo e voglia di vincere. La Lituania si tiene avanti per gran parte della partita ma non riesce mai ad incrementrare il vantaggio a causa del troppo nervosismo e fretta, che causano 18 palle perse ed una lunga serie di tiri da tre punti sbagliati. Nel secondo tempo la Spagna deve fare a meno di Calderon che si stira l'inguine e la squadra viene gestita dall'ottimo Lopez. Il momento chiave della partita arriva a 6' dalla fine con l'uscita per falli di Lavrinovic propio durante il sorpasso spagnolo a 76-74. La Spagna difende bene costringendo la Lituania a tirare da fuori; la rimonta si compie con la fuga che termina grazie ai liberi decisivi di Lopez che fissa il risultato sul 91-86. Per gli Iberici è la prima finale da vent'anni a questa parte, mentre per la Lituania la finalina per il terzo e quarto posto, inizia ad essere una vera e propia maledizione: è la quarta consecutiva nelle ultime 4 Olimpiadi. Argentina - U.S.A. -> Che per i sud americani sarebbe stata dura si sapeva, ma quando dopo poco più di 6' di gioco la caviglia di Ginobili cede, l'idea che anche per questa volta gli U.S.A. avranno vita troppo facile diventa qualcosa di più che di una sensazione. Alla fine del primo quarto gli Stati Uniti comandano 30-11. La squadra di Hernandez, però, rispecchia il carattere argentino: duri a morire. Ed allora, ecco che parte la rimonta: difesa a zona e giochi in attacco ben eseguiti senza forzature. Gli U.S.A. vacillano: Scola si prende gioco dei lunghi avversari e la difficolta statunitense di affrontare la zona li rende nervosi tanto che Anthony arriva quasi alle mani. I bianco celesti arrivano sino a -6 ma poi una chiamata del nostro Lamonica, che considera fallosa una stoppata buona di guiterrez su tiro da tre di Anthony, regala 3 punti agli U.S.A. che trovano così il modo per rientrare negli spogliatoi a +9. Al rientro in campo, è Howard che con una serie di canestri riporta gli U.S.A. ad un margine più rassicurante e l'Argentina deve fare a meno di Nocioni che ha 4 falli. La partita non è ancora finita perchè Delfino ha scaldato la mano e mette 11 punti nel terzo quarto. Nell'ultima frazione gli Stati Uniti, grazie ad Anthony riescono ad incrementare il vantaggio e riscappano, l'Argentina ci riprova con Scola (alla fine 28 + 11) e col solito Delfino ma ormai lo scarto è troppo alto e la stanchezza si fa sentire. Finisce 101-81 per gli U.S.A. che approdano alla finale tanto voluta. Onore all'Argentina che con la sua grinta ha fatto si che per gli U.S.A. fosse partita vera (forse l'unica che vedremo in queste Olimpiadi) ed ha tolto per molto tempo il sorrisino beffardo dalla faccia di Anthony. La zona schierata da Hernzandez ha messo a nudo le difficoltà degli U.S.A. ad affrontare questo tipo di difesa, la Spagna è avvisata...

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