Road to Beijing: le stelle (parte seconda)

Le stelle di queste olimpiadi non vestiranno solo casacca U.S.A. ma quasi tutte le nazioni partecipanti possono vantare di poter avere nel loro roster giocatori di fama mondiale. Nell'Argentina campione in carica spiccano la presenza di Manu Ginobili: vecchia conoscenza del nostro campionato, El narigon attualmente milita nei San Antonio Spurs dove in poco tempo è riuscito a ritagliarsi un ruolo importante. Nominato come miglior sesto uomo dell'ultima stagione NBA, predilige un gioco spettacolare fatto soprattutto di penetrazioni senza risparmiare qualche malizia che a volte fà infuriare gli avversari di turno. A queste olimpiadi non si presenta al massimo, in quanto è reduce da un'infortunio alla caviglia ma in questi test pre-olimipici sembra recuperare bene.
Oltre a Ginobili, l'Argentina può schierare anche Andrès Nocioni, ala piccola dei Chicago Bulls e con passaporto italiano. Nocioni quest'anno ha viaggaito ad una media di circa 13 punti a partita e la sua presenza per la squadra di coach Hernandez risulta essere determinante per le trame offensive della squadra. Gli avversari dovranno stare attenti al suo caratterino non propio tranquillo. L'Australia può vantarsi della classe di Andrew Bogut. La prima scelta dei Bucks al draft del 2005 è l'arma in più della possibile sorpresa australiana. Discreta mano per un giocatore dalle sue caratteristiche fisiche, anche se non si può dire lo stesso per i liberi (uno scarso 58% in stagione) ma buona presenza a rimbalzo (9,8 a partita). Nella Croazia milita Roko Ukic, fresco di contratto con i Raptors. Il giovane playmaker, ha militato nella stagione appena conclusa nella lottomaica Roma. E' un play rapido e dotato di carisma e personalità e che non si fà problemi a fare qualche giocata spettacolare. Unico piccolo difetto: un po' testardo. In lui sono riposte molte speranze della nazionale croata per gli anni venturi. Il gruppo B offre anche la possibilità di poter vedere Dirk Nowitzky. Il giocatore moderno per eccellenza: alto, dotato di tecnica sopraffina e di un tiro micidiale. In lui la Germania ripone la quasi totalità delle sue speranze olimpiche. L'asso dei Dallas Mavericks, nonchè MVP della passata stagione, nonostante sia da molti anni nell'elitè del basket, non smette mai di stupire quando si alza dalla lunga distanza. Vedremo se in queste Olimpiadi riuscirà a smentire i suoi detrattori che l'accusano di essere poco incisivo nelle partite importanti. Scorrendo la lista dei aprtecipanti si arriva ad incontrare il nome di Teo Papaloukas. Il fresco vincitore dell'Eurolega col suo CSKA Mosca pratica un gioco essenziale ma efficace. Forte fisicamente e sopratutto dotato di grande intelligienza cestistica è pronto a guidare la Grecia verso una grande Olimpiade. Road to Beijing, stay tuned!

1 commenti:

cliente #003 ha detto...
2/8/08 08:51

e pau?

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