tappeti elastici e pallacanestro, uno "sport" che si chiama slamball. ma la voglia di schiacciare in scioltezza può riservare brutte sorprese...
Basketball Hurts!
E' stata davvero una partita fantastica, e un semplice riassunto non riuscirebbe a trasmettere quello che si è visto. 118-107 è il risultato finale, e non traggano in inganno i punteggi stellari: in difesa le squadre non si sono certo risparmiate, ma hanno giocato a viso aperto e le percentuali al tiro sono state spaventosamente alte da tutte e due le parti, segno di una determinazione e di una bravura immensa.
Certo che poi ci sono state individualità portentose: vedere Rubio e pensare che non ha nemmeno la patente fà un effetto disarmante, vedere Rudy Fernandez schiacciare in faccia a Howard è esaltante, il ritmo di Wade è insostenibile, l'ultimo quarto di Kobe è stato la sintesi perfetta del perchè questo qui è considerato il più forte di tutti. Poi ci sono stati Pau e LeBron, Jimenez e Anthony e tutti gli altri che hanno reso questa finale qualcosa di difficilmente ripetibile.
A Pechino s'inizia a fare sul serio, in palio c'è l'accesso alla finalissima per l'oro e tutti sono decisi ad arrivarci..
Spagna-Lituania -> la prima semifinale non verrà sicuramente ricordata come la partita più spettacolare dell'olimpiade, ma le due squadre hanno offerto al pubblico una grande prova di agonismo e voglia di vincere.
La Lituania si tiene avanti per gran parte della partita ma non riesce mai ad incrementrare il vantaggio a causa del troppo nervosismo e fretta, che causano 18 palle perse ed una lunga serie di tiri da tre punti s
bagliati. Nel secondo tempo la Spagna deve fare a meno di Calderon che si stira l'inguine e la squadra viene gestita dall'ottimo Lopez. Il momento chiave della partita arriva a 6' dalla fine con l'uscita per falli di Lavrinovic propio durante il sorpasso spagnolo a 76-74. La Spagna difende bene costringendo la Lituania a tirare da fuori; la rimonta si compie con la fuga che termina grazie ai liberi decisivi di Lopez che fissa il risultato sul 91-86. Per gli Iberici è la prima finale da vent'anni a questa parte, mentre per la Lituania la finalina per il terzo e quarto posto, inizia ad essere una vera e propia maledizione: è la quarta consecutiva nelle ultime 4 Olimpiadi.
Argentina - U.S.A. -> Che per i sud americani sarebbe stata dura si sapeva, ma quand
o dopo poco più di 6' di gioco la caviglia di Ginobili cede, l'idea che anche per questa volta gli U.S.A. avranno vita troppo facile diventa qualcosa di più che di una sensazione. Alla fine del primo quarto gli Stati Uniti coman
dano 30-11. La squadra di Hernandez, però, rispecchia il carattere argentino: duri a morire. Ed allora, ecco che parte la rimonta: difesa a zona e giochi in attacco ben eseguiti senza forzature. Gli U.S.A. vacillano: Scola si prende gioco dei lunghi avversari e la difficolta statunitense di affrontare la zona li rende nervosi tanto che Anthony arriva quasi alle mani. I bianco celesti arrivano sino a -6 ma poi una chiamata del nostro Lamonica, che considera fallosa una stoppata buona di guiterrez su tiro da tre di Anthony, regala 3 punti agli U.S.A. che trovano così il modo per rientrare negli spogliatoi a +9.
Al rientro in campo, è Howard che con una serie di canestri riporta gli U.S.A. ad un margine più rassicurante e l'Argentina deve fare a meno di Nocioni che ha 4 falli. La partita non è ancora finita perchè Delfino ha scaldato la mano e mette 11 punti nel terzo quarto.
Nell'ultima frazione gli Stati Uniti, grazie ad Anthony riescono ad incrementare il vantaggio e riscappano, l'Argentina ci riprova con Scola (alla fine 28 + 11) e col solito Delfino ma ormai lo scarto è troppo alto e la stanchezza si fa sentire. Finisce 101-81 per gli U.S.A. che approdano alla finale tanto voluta. Onore all'Argentina che con la sua grinta ha fatto si che per gli U.S.A. fosse partita vera (forse l'unica che vedremo in queste Olimpiadi) ed ha tolto per molto tempo il sorrisino beffardo dalla faccia di Anthony. La zona schierata da Hernzandez ha messo a nudo le difficoltà degli U.S.A. ad affrontare questo tipo di difesa, la Spagna è avvisata...
Spagna - Croazia ->; la Croazia era partita davvero forte in questa olimpiade, mostrando percentuali al tiro immaginifiche. La Spagna veniva da una scoppola tremenda contro gli Usa, ma si sono ripresi più che bene. Il match è stato quasi un assolo spagnolo, sempre in controllo della partita, sempre avanti e sempre solida, in difesa e in attacco. I balcanici si devono arrendere per 72-59, e la Spagna nel finale si è limitata a non farsi raggiungere, dopo aver accumulato il vantaggio nel primo tempo. La Croazia si affida al solito tiro da fuori, ma le scelte non sono felicissime e così anche le percentuali (20/53, 24% da tre); bene solo Banic (15) e Planicic (12). Devastante il solito Pau, con 20 punti e 10 rimbalzi, bene anche Calderon e Reyes per le furie rosse. La Spagna va in semifinale e se non commette l'errore di guardarsi troppo allo specchio supererà anche la vincente tra Cina e Lituania.
Cina - Lituania -> Più combattuto è stato il secondo quarto di finale, con i padroni di casa spinti dall'entusiasmo che si sono trovati di fronte una Lituania davvero molto tosta. Il primo tempo è giocato punto a punto, poi nel finale la Lituania riesce ad andare avanti e il distacco cresce ancora nel terzo quarto fino a stabilizzarsi sui 15 punti. L'ultimo quarto è normale amministrazione per i baltici che arrivano anche su +26 e vincono per 94-68. La Lituania vince perchè sbaglia poco o nulla: tira con più del 50% dal campo. Prestazione "monstre" per Jasikevicius che chiude con 23 punti, 6 assist e 5/6 da tre. Molto bene anche Siskauskas e Kleiza. La doppia doppia di Yao (19+10) non basta alla Cina che tira con percentuali pessime.
L'ultimo giorno di eliminatorie riserva poche sorprese e delude quei pochi maligni che avevano ipotizzato il biscottone da parte della Grecia.
La mattina cestitstica pechinese inizia con la sfida tra Iran e Croazia; alla squadra di Repesa bastano pochi minuti per mettere in ghiaccio la partita, tanto che alla fine del primo tempo la Croazia è avanti per 54-16. Finisce 91-57 con 16 punti di Tomas, gli 8 assist di Ukic ed i soliti 25 punti per l'iraniano Nikkah. Con la vittoria la squadra croata conferma il terzo posto nel giorone che la porterà ad affrontare la Spagna nei quarti di finale.
Con il primo posto del girone B già confermato, la Lituania ha deciso di tirare un po' il freno e risparmiarsi in vista della prossima gara con i padroni di casa della Cina e così l'Australia di un'ottimo Bogut ( 23 punti ed 83% dal campo) ha potuto vincere agilmente 106-75.
Come già detto precedentemente, la Grecia ha deciso di vincere contro la Cina per 91-77 preferendo giocare con l'Argentina il quarto di finale più affascinanate. Negli Ellenici ha dominato Bouroussis con 19 punti e 9 rimbalzi, mentre la Cina ha potuto contare sui 16 punti e 5 rimbalzi del solito Yao.
La Spagna conferma il secondo posto del giorne A rifacendoci della pesante sconfita subita dagli U.S.A. sul malcapitato Angola 98-50. Un super Gasol con 30 punti, 9 rimbalzi e 2 assist guida alla vittoria i chicos, mentre il fratello Marc si è goduto il match dalla panchina.
Dopo la vittoria con
tro la Spagna e quella di oggi contro la Germania, il motto degli U.S.A. sembra essere :"vincere senza pietà". I tedeschi vengono asfaltati 106 a 57 con Howard che fa la voce grossa (22 punti e 10 rimbalzi) e gli europei che si affidano ai 14 punti ed 8 rimbalzi di Nowitzky che saluta l'Olimpiade senza aver lasciato il segno.
La Russia già eliminata ha cercato di onorare l'ultima giornata con una vittoria ma non ha potuto far altro che arrendersi allo strapotere espresso da Scola (37 punti, 8 rimbalzi e 3 assist) e compagni. L'Argentina vince per 91-79 e l'unica nota positiva per i campioni d'Europa in carica è data solo dai 23 punti e 9 rimbalzi di Andrei Kirilenko.
Beijing 2008, stay tuned!
Tutt'altre sorprese invece riserva la partita tra Russia e Australia. Gli australiani si impongono in modo netto, per 95-80. Finalmente esce Bogut, trascinatore dei suoi con 22 pt e 8 rimbalzi. Molto bene anche Bruton e Andersen. Per i russi si salva solo Khryapa, mentre anonimo Kirilenko, che chiude con 6 punti e 1/10 dal campo; percentuali basse anche per JR Holden. Gli Aussie mettono così sull'uscio della porta i campioni d'europa uscenti e adesso i giocatori di David Blatt hanno bisogno di un miracolo, che non arriverà, perchè il miracolo vorrebbe che l'Argentina perdesse oggi con l'Iran. Morale della favola: ciao ciao Russia (poi si scoprirà che ho fatto male i conti).
Croazia e Lituania sono le protagoniste della terza partita della mattinata (italiana) e danno vita ad un match davvero elettrizzante, in equilibrio fino alla fine del terzo quarto. Nell'ultimo poi il dream team baltico mette due marce in più, fa tutto a mille all'ora, non sbaglia nulla e non ti accordi nemmeno che ha costruito un vantaggio di dieci punti. Poi con Jasikevicius (6 assist) in cabina di regia gestire il vantaggio non è un grosso problema. La Croazia dovrebbe essere comunque passata, ma esce ridimensionata dopo un avvio scoppiettante. A poco serve la supremazia sotto i vetri per la squadra a scacchi, che tira con percentuali più basse dei rivali. Nelle prestazioni individuali Planicic con le sue triple ha tenuto nel terzo quarto i croati attaccati, ma la Lituania è stata trascinata dal solito Kleiza (18) e Lukauskis che chiude a 20 punti.
Cina e Germania si scontrano per decidere chi sarà tra di loro la quarta qualificata per la fase ad eliminazione diretta. I padroni di casa sono spinti dal caloroso pubblico, mentre i tedeschi sia affidano al solito Nowitzky, sperando che il loro campione si riprenda dopo alcune partite davvero opache. La partita è nervosa e dal punteggio basso, le squadre hanno paura di sbagliare, e tutte e due tirano con percentuali ridicole dal campo. Nowitzky non fa eccezione e pur mettendo a segno 24 punti (+ 17 rb) ha un 7/20 da campo. Doppia doppia anche per Kaman con 10+12. Da parte cinese il trascinatore è indubbiamente Yao con 25 punti e 11 rimbalzi, conditi con 2 assist. La cina riesce a scappare tra il terzo e il quarto periodo andando sul +13, la Germania ricuce lo strappo a pochissimi istanti dal termine con un Dirk che si sveglia all'ultimo, ma il solito Yao e Yi riportano al +4, la Cina difende molto forte e la Germania non fa paura. Tedeschi a casa, Cina nei quarti.
Il terzo giorno di gare al Wukesong indoor stadium, inizia con la vittoria della Spagna sulla Germania per 72-59. I campioni del mondo tirano piuttosto male dal campo (un misero 37.5%) ma contro questa Germania basta ed avanza. Calderon risulta essere il miglior realizzatore dei chicos de plata con 15 pts mentre nelle fila tedesche Hamann con 15 punti risulta essere il miglior marcatore. Nowitzky, ancora una volta, non riesce ad incidere mette a segno 11 punti ma ha molta difficoltà nel segnare da tre punti (1/6 e 16.7%). Nonostante la sconfitta la Germania rimane in piena corsa per il passaggio del turno.
Tutto facile per l'Australia che asfalta per 106-68 il malcapitato Iran. Per i canguri bene Newely con 24 punti, mentre Bogut ha svettato sotto canestro recuperando 7 rimbalzi. Nella formazione iraniana ancora un'ottima prestazione di Nikkah con 23 punti e che in queste Olimpiadi non stà affatto sfigurando.
Questa è anche la giornata in cui la China vince la prima partita di questa olimpiade: secco 85-68 all'Angola con i padroni di casa che hanno sempre avuto il pallino del gioco e trascinati da un grande Yao che mette a referto 30 punti mentre per l'Angola spicca la prestazione di Gomes ( 17 punti e 3 assist per lui).
Lalituania continua la sua striscia vincente grazie alla vittoria otteuta contro la Russia per 86-79. Ottimo kaukenas con 20 punti, mentre nella Russia il solito Holden ne mette 25. I lituani comandano in solitario il girone mentre la Russia non può permettersi errori per poter continuare ad alimentare le sue speranze olimpiche.
Gli U.S.A. confermano la loro imbattibilità e superiorità battendo la Grecia per 92-69. Gli Ellenici sono riusciti a mettere un po' in difficoltà gli stati uniti soprattutto nel primo quarto, poi gli U.S.A. hanno messo al testa avanti andando a vendicare la sconfitta subita due anni fa in Giappone. Negli U.S.A. Kobe ne mette 18 mentre per la Grecia il miglior realizzatore risulta essere Papaloukas con 15 punti. C'è da dire, però, che questa Grecia non è più quella di un paio d'anni fa.
A completare il quadro ci ha pensa l'Argentina che con la vittoria contro la Croazia per 77-53, conferma di aver imboccato la strada giusta dopo il passo falso iniziale. Nocioni aiuta i suoi con 18 punti, mentre nella pessima giornata al tiro per i croati, Tomas risulta essere il migliore con 9 punti.
Aspettando la partita regina tra Spagna e U.S.A. non resta che augurare buon basket a tutti!
Beijing 2008, stay tuned!
La sfida tra Grecia e Germania vede imporsi i primi per 87-64. Gli ellenici guidati da un solido Papalukas (15 pt, 2 ast) in regia, e da uno Spanoulis ispirato (23+5 con momenti di showtime) devastano i tedeschi, che sono apparsi per quello che sono: una squadretta e nulla più (ancora mi chiedo come abbiamo fatto a perderci un anno fa). Tra secondo e terzo quarto la Grecia scava un solco irrecuperabile, frutto di un attacco preciso (31/54 dal campo, 66% da due, e nel primo tempo le percentuali erano ancora maggiori) e di una difesa asfissiante sul portatore di palla e sulle linee di passaggio. Nella Germania non si salva nemmeno Dirk (13 pt, 6 rb) date le percentuali disastrose al tiro. Mano glaciale per tutta la squadra tedesca che non la butterebbe dentro nemmeno in una vasca da bagno: 19/53 dal campo, un misero 29% (sì, proprio 29) da 2 (roba che in promozione si fa meglio). Anche i rimbalzi dicono Grecia 33 - Germania 26. Insomma hanno perso di 23, ma poteva andare peggio.
Attesissimo era la sfida tra Cina e Spagna. La partita è subito bella ed equilibrata, con la Cina che dimostra di essere tutt'altra cosa rispetto a quella vista contro gli Stati Uniti due giorni fa. Giocate altamente spettacolari e triple a ripetizione infiammano il pubblico di casa e gli spagnoli paiono subire un po' di pressione, soprattutto nel secondo quarto quando il divario si allarga e si arriva fino al +11. Sul finire di tempo brutto volo a terra di Jimenez che pichia la testa e c'è un po' di appensione. Suona la sirena: 46-37 per la Cina. Anche nel terzo quarto la Spagna non riesce a rialzare al testa, anzi è in affanno e arriva al -14, colpa soprattutto delle scarse percentuali al tiro, sopratutto da tre. E c'è anche il tempo per un tecnico alla panchina che ad essere onesti è apparso come un bel regalo arbitrale ai cinesi. Ma nell'ultimo quarto la Spagna attacca a testa bassa, difende fortissimo e costruisce mattone su mattone la rimonta, che si concretizza a due minuti dalla fien grazie ad una tripla di Navarro (70 pari). Il pubblico fischia ogni volta che la palla è in mano agli spagnoli. I trascinatori sono Rudy Fernandez (21+6+8) e, manco a dirlo, Pau Gasol (alla fine 29 pt, 8 rb). Siamo sul 72 pari a 19 secondi dalla fine, palla alla Cina, ma a sei secondi dalla fine Ricky Rubio (mamma mia come gioca questo ragazzino) conquista una rimessa. L'ultimo tiro in penetrazione finisce sul ferro e si va all'overtime. L'inerzia è per gli iberici, che vanno avanti di 6 punti e grazie al solito Pau costringono uno Yao sottotono (11 pt, 9 rb) al quinto fallo. La partita finisce qui, e la Cina non può che aspettare la sirena. Finisce 85-75 per la Spagna, che ha dimostrato carattere, ma ha anche sofferto tanto.
Una cosa è certa, copo la bellissima partita contro la Grecia, la Spagna è calata molto oggi, e dovrà migliorare se vuole fare lo sgambetto agli USA.
Dopo giorni di attesa e parole, si alza il sipario sul torneo Olimpico si basket. I primi a scendere in campo sono Russia e Iran: vittoria facile per i campioni d'Europa in carica per 71-49 con 19 punti di J.R. Holden e 15 di Kirilenko. L'Iran ha affidato le sue trame offensive a Nikkah che ha chiuso con 16 punti col 37.5% dal campo.
Altra vittoria sul velluto è quella sull'Angola da parte della Germania di Nowitzky che sicuramente vince il premio di squadra apparentemente più affiatata del torneo. Infatti, gli uomini di coach Bauermann hanno deciso di radersi i capelli e disegnarci i cerchi olimpici. I tedeschi vincono grazie a buone percentuali di tiro per 95-66 con 24 punti in 18' del neo-acquisto Kaman e 23 di WunderDirk; nell'Angola spiccano i 24 punti di Mingas.
La sorpresa della giornata si manifesta con la pesante sconfitta subìta dalla Grecia per 81-66 da parte della Spagna. I campioni del mondo hanno espresso il concetto di squadra: 11/12 del roster è andato a referto ed ha giocato sopra i 10' e nessuno ha superato i 24'. Ottima la prova di Fernandez con 16 punti. La Grecia ha pagato il misero 11/24 ai liberi e la giornata no di Papaloukas che ha chiuso con solo 5 punti tirando col 16.5% dal campo.
La Lituania sconfigge i campioni in carica dell'Argentina per 79-75 grazie al solito Jasikevicious (10 punti ed 8 assist) ed alla mano da tre punti di Kleiza, autore tra l'altro della tripla decisiva. Per gli Argentini bene il solito Ginobili con 19 punti ed Oberto con 11 rimbalzi.
Altra sconfitta pesante e che pochi si aspettavano è quella inflitta dalla Croazia all'Australia per 97-82 con la maggior precisione dei croati dalla lunga distanza che ha fatto la differenza.
Alle 16:15 è andata in scena la partita più attesa e quella che è risultata essere la partita di Basket più seguita della storia: U.S.A.-Cina. Il "Redemption Team" è rimasto inizialmente ha fatto un po' di fatica a far sua la partita, soprattutto grazie all'ottima vena realizzativa da tre dei padroni di casa, ma quando questa è finita sono venute fuori le numerose lacune sia offensive che difensive della formazione cinese. Alla fine è finita 101-70 per gli Stati Uniti che hanno messo in campo determinazione e voglia sino all'ultimo praticando una difesa aggressiva sul portatore di palla sin dal primo minuto. Sugli scudi è salito Dwyan Wade che assieme a Lebron (o Libraun per dirla alla Franco Lauro) James hanno dato il via alla calvalcata verso la vittoria. Per i padroni di casa da registrare i 10 rimbalzi di Yao che ha fatto un po' tremare il pubblico di casa per una piccola distorsione alla caviglia.
Domani si torna a giocare, buon basket a tutti!
Beijing 2008, stay tuned!
Si conclude oggi il nostro viaggio di avvicinamento che ci ha accompagnato in questi giorni verso i Giochi Olimpici di Pechino. Da domani si fa sul serio con la cerimonia di apertura, dal 10 agosto iniziano la gare e ubito il piatto è molto ricco con le sfide USA-Cina e Spagna-Grecia.
Negli anni '70 il movimento cestistico italiano era in continua crescita tanto da conquistare due terzi posti negli europei del 1971 e 1975, ma la conferma di questa crescita, avvenne durante i giochi olimpici del 1980 a Mosca. Quelle olimpiadi furono caratterizzate da numerose polemiche dovute dalla decisione del regime di invadere l'Afghanistan per sostenere il governo comunista contro i musulmani. Molti paesi come U.S.A., Germania Ovest, Giappone, Canada e Cina decisero di rinunciare alla manifestazione. Anche l'Italia rimase in forse sino all'ultimo momento ma poi il CONI risolse la situazione inviando, in qualche modo, la nostra delegazione.
Ma torniamo al basket: la nostra nazionale vanta un roster di tutto rispetto tra i quali ci sono pezzi sacri della nostra storia cestistica come Dino Meneghin e Pierluigi Marzorati ed altri nomi come Roberto Brunamonti ed il "marine" Marco Bonamico. La squadra superò il primo turno preliminare posizionandosi al primo posto grazie alla differnza canestri e conquistò la finale olimpica grazie alla vittoria per 87-85 contro i padroni di casa dell' U.R.S.S. Quella finale la perdemmo contro la Yugoslavia per 86-77, ma conquistammo la prima storica medaglia Olimpica nel basket.
Da lì in poi la nazionale azzurra riuscirà ad imporsi solo nei tornei continentali e non andrà mai oltre il 5° posto nelle successive manifestazioni intercontinentali. Tutto questo sino alle Olimpiadi di Atene nel 2004. Che le cose sarebbero andate bene in quel torneo si potettero capire dalla partita pre-olimpica contro gli U.S.A. vinta per 95-78. Agli ordini di coach Recalcati c'erano il genio indiscusso della mosca atomica Gianmarco Pozzecco, la tenacia e il carisma di Galanda, il talento di Gianluca Basile, la potenza di Marconato e Chiacig assieme a Mian, radulovic, Garri, Rombaldoni, Soragna, Righetti e Bulleri. Gli azzurri superano il girone classificandosi al secondo posto dietro la Spagna e conquistano la semifinale vincendo per 83-70 contro Porto Rico. La semifinale contro la Lituania è ancora negli occhi di tutti gli appassionati: dopo un'inizo traumatico causato da un'inarrestabile Macijauskas , inizia lo show del duo Pozzecco-Basile. Triple su triple e rifiliamo un parziale di 21-0 ai lituani che da lì faticheranno sempre di più ad imporsi. Finisce 100-91 e l'Italia con 31 punti di Basile vola in finale. Anche questa volta però la finale è amara perchè contro l'Argentina non c'è mai partita e perdiamo per 84-69. Atene 2004 è anche l'olimpiade della pesante delusione del "dream team" formato dai vari Duncan, Iverson, Marbury che vengono eliminati in semifinale dall'Argentina per 89-81 e che fa gridare allo scandalo il popolo statunitense.
Road to Beijing, stay tuned!
Concludiamo la rassegna delle stelle presenti a Pechino 2008 partendo dal lituano Sarunas Jasikevicius: playmaker di 194cm, ha iniziato la sua carriera negli stati uniti a livello di High school per poi tornare a proferire il verbo a casa nel 1998. Col suo genio ha incantato l'Europa giocando in top team come il Barcellona e Maccabi Tel-Aviv con i quali ha vinto 3 Euroleghe consecutive. Nel 2005 ritenta l'avventura nella NBA ma il suo talento non viene compreso completamente dagli statunitensi e così nel 2007 accetta l'offerta del Panathinaikos nel quale ancora attualmente milita. Saras ha una visione di gioco che ha dell'incredibile: sà sempre dove sono io suoi compagni, ha una buona mano dalla lunga ed dalla liena dei liberi è una sentenza. Queste caratteristiche lo rendono uno dei migliori interpreti del ruolo in Europa e nel mondo ed una delle istituzioni della squadra lituana.
Parlando d'istituzioni, si può dire la stessa cosa di Andrey Kirilenko per la Russia. Fisico asciutto con i suoi 99 Kg per 205cm
, milita negli Utah Jazz dal 2002 dove insieme a Boozer ne è il leader incontrastato. "AK-47" presenta una grande rapidità di gioco e grazie alle sue lunghe leve risulta essere uno dei difensori più difficile da superare.
Chi ha bisogno di poche presentazioni è l'uomo più rappresentativo dei campioni del mondo in carica della Spagna: Pau Gasol. 213cm di concretezze ed eleganza cestistica. Il giocatore dei Lakers si è ormai affermato come una delle migliori ali grandi del paronama mondiale. Ottimo tiratore nel pitturato, possiede un vasto bagaglio tecnico di movimenti spalle a canestro ed è anche un buonissimo difensore. Per concludere, Gasol è un giocatore estremamante corretto tanto da non essere mai stato espulso in carriera; un'ottima caratteristica che rappresenta al meglio lo spitiro olimpico.

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